La redazione di Aemme Viaggi racconta di alcune tra le aree piu famose di un paese ricco di suggestione, storia e curiosità per capire le motivazioni ad andarci.
Il Cile è un magnifico sogno da realizzare.
Il periodo migliore per andare in Cile, quello più caldo e asciutto, è da novembre a marzo e certamente è da evitare il periodo da maggio a settembre, durante il quale le precipitazioni aumentano soprattutto al sud e le temperature scendono arrivando sotto zero nelle zone andine.
Li ci sono grandi spazi in un paese ricco di bellezze naturali e paesaggi a dir poco favolosi emotivamente coinvolgenti.
L’ISOLA DI PASQUA
Il primo pensiero va subito all’Isola di Pasqua il luogo più isolato della terra.
Il nome deriva dal primo navigatore olandese Jacob Roggeveen che nel 1722 vi approdo il giorno di Pasqua che, in quell’anno cadeva domenica 5 aprile.
Da quelle parti l'atmosfera è mistica, misteriosa. I famosi Moai sono circondati da leggende. Il mondo ci vien in visita per capire come si possa svelare il mistero legato a queste incredibili statue ma ad oggi i segreti dell’Isola sono senza risposte. Certamente è importante valutare la possibilità di passare tre o quattro giorni sull’Isola che dista piu di 3.000 km dalle coste cilene ma, ad oggi, per via del Covid, non si sa quando le autorità autorizzeranno l’apertura della destinazione.
IL DESERTO DI ATACAMA
(altitudine dai 2400 metri agli oltre 4200 metri slm)
è un altro appuntamento imperdibile in un viaggio cileno.
É il deserto più arido del mondo ed è ricco di bellezze.
Dai vulcani ai geyser, dalle lagune alla ricca fauna fino ai paesaggi lunari, toccherai con mano la meraviglia.
Gli appassionati di astronomia potranno beneficiare di un cielo che qui è quasi sempre sereno. Il luogo perfetto per osservare le stelle.
Inoltre, davvero incredibile, da queste parti, a Toconao, a una quarantina di chilometri da San Pedro de Atacama, esiste una coltivazione eroica e di nicchia di vino in un’oasi che produce Syrah e Pinot Nero.
SAN PEDRO DE ATACAMA
(altitudine: 2440 m.slm)
Il pittoresco villaggio di San Pedro de Atacama si trova a 2440 mslm e si è trasformato nel corso degli ultimi anni da cittadina mineraria in zona turistica, con viali alberati, case di adobe (impasto di argilla, sabbia e paglia essiccata all'ombra, non al sole come molti ritengono) un’antica piazza dove si affacciano l’edificio municipale.
Ulteriormente la chiesa di San Pedro risalente al 1774, ristoranti, negozietti di artigianato e l’imperdibile Museo Arqueológico R. P. Gustavo Le Paige che raccoglie più di 380.000 reperti provenienti dalla regione e risalenti alla cultura atacameña.
Il paese è un ottimo punto di partenza per visitare le bellezze naturalistiche della zona: Il salar de Atacama, il lago salato più grande del Cile nasconde splendidi luoghi come la laguna Chaxa e Cejar popolate da colonie di fenicotteri rosa e circondate dalla cordigliera con l’imponente vetta del vulcano Licancabur; le lagune Miscanti e Meñiques, due incantevoli laghi a più di 4.000m d’altezza, con acque blu zaffiro facenti parte della Riserva Nazionale Los Flamencos.
GEYSERS DEL TATIO
(altitudine: 4300 m.slm)
Sul confine boliviano, a 4300 metri di altezza sul livello del mare, si incontra un'ampia distesa di geyser che offre uno spettacolo suggestivo: i Geysers del Tatio, che prendono il nome dal vicino vulcano Tatio.
Il geyser è un fenomeno della natura abbastanza raro in quanto richiede una serie di condizioni climatiche e geologiche riscontrabili solo in poche aree del pianeta, tra queste il Cile; la combinazione di acqua bollente e aria ghiacciata permette la formazione dei geyser con eruzioni che possono arrivare fino ai 6 metri di altezza.
All’alba, i Geysers del Tatio si possono osservare nella loro massima attività: incredibili colonne d’acqua e vapore scintillano nella luce del mattino.
SANTIAGO
Santiago, la capitale, adagiata nella valle centrale del Paese e circondata dalle montagne della cordigliera delle Ande è il centro politico, amministrativo e culturale del Cile.
A causa dei numerosi terremoti la città ha subito nel corso degli anni notevoli cambiamenti e oggi gli edifici storici lasciano spazio a grattacieli e moderni centri commerciali.
Il cuore del centro storico si sviluppa intorno alla vivace Plaza de Armas, dove si affacciano la Cattedrale, il Correo Central, il Palazzo della Real Audencia, in passato utilizzato come governo e il Municipio. Nelle vicinanze si trovano il Paseo Ahumada, la via commerciale pedonale piena di negozi, bar e ristoranti, il Palacio de la Moneda ( progettato dall'architetto romano Gioacchino Toesca, che la eresse fra 1784 e il 1812) in stile neoclassico, il Palazzo Cousiño appartenente alla famiglia Cousiño-Goyenechea, tra le più facoltose dell’epoca e il Teatro Municipale, un vero gioiello architettonico.
Da non perdere la visita del Mercado Central, costruito alla fine dell’800, in bella struttura di ferro importata dall’Inghilterra che oggi ospita il pittoresco mercato del pesce dove si trovano ristoranti che offrono ottimi piatti.
A nord, al di là del Rio Mapocho, si può raggiungere il Cerro San Cristóbal, che offre una strepitosa vista della città.
Ai suoi piedi, il Barrio Bellavista è pieno di caffè, ristoranti, bar e club alla moda e ospita La Chascona, la casa-museo del poeta Pablo Neruda. Il frizzante e mondano quartiere di Lastarria è un’oasi nascosta nel centro della città, con ristoranti, teatri, gallerie d’arte e boutique di designer emergenti.
Nel quartiere di Barrio Italia dove si stabilirono gli artigiani immigrati nel 19° secolo, è un susseguirsi di negozi di antiquariato con bei mobili e simpatici oggetti, gallerie d’arte, bar e ristoranti tradizionali.
Per gli amanti della storia e della cultura imperdibile è il Museo della Memoria e dei Diritti Umani, dedicato ai fatti accaduti durante la dittatura di Pinochet.
Ulteriormente il Museo Nazionale de Bellas Artes, che espone opere di artisti cileni tra i quali Roberto Matta e Claudio Bravo e il MAC (Museo di Arte Contemporanea) che espone fotografie, sculture e opere di artisti cileni e non solo.
Negli ultimi anni, Santiago ha avuto una grande rinascita nel campo delle arti, della cultura e della vita sociale, con la comparsa di nuove gallerie d'arte dove espongono artisti emergenti, musei e ristoranti trendy, trasformandosi in una delle capitali più attraenti e vive dell’America Latina.
VALPARAISO
L’importanza di Valparaíso risale agli inizi dell’800, quando il porto iniziò a svilupparsi rapidamente per la sua posizione strategica lungo la rotta delle navi che attraversavano lo stretto di Magellano, unico passaggio tra i due oceani, diventando la principale città commerciale e finanziaria del Paese.
Con la costruzione del Canale di Panama iniziò la decadenza e le industrie, le banche e gli imprenditori si trasferirono a Santiago. Di quel glorioso passato sono rimasti bellissimi palazzi e quartieri incastonati sulle pendici e sulla sommità delle colline che dividono la parte bassa e alta della città, collegata da ascensori risalenti al 1900 e ancor oggi funzionanti.
Camminare per i “barrios”, i quartieri di Valparaíso, è come immergesi in una grande esposizione d’arte, tanto che nel 1992 fu inaugurato il museo a cielo aperto, una collezione di opere di 18 artisti cileni tra i quali Roberto Matta, Josè Balmes, Matilde Pérez e Nemesio Antúnez comprendente 20 murales che si sviluppano lungo le vie del Barrio Bellavista, riempiendo di colori scale, vie e pareti dove figure e personaggi convivono armoniosamente.
Il centro storico di Valparaíso è stata dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2003, inoltre in città, nel Cerro Florida, si trova “la Sebastiana” una delle tre case di Pablo Neruda, il grande poeta e scrittore cileno da dove si gode di una magnifica vista sulla baia e sul porto.
VINA DEL MAR
La località di Viña del Mar è conosciuta come la “città giardino” per i bei parchi e le decorazioni floreali che rallegrano la città.
Viña del Mar è giustamente considerata uno dei maggiori centri cileni per il turismo balneare con le piacevolissime “playas” Las Salinas e Reñaca.
CHILOE’
(altitudine: m.slm)
Chiloè si trova proprio al limitare di quella zona in cui il Cile si trasforma in una costellazione di piccole isolette, insenature, stretti, fiordi, dove il trasporto terrestre diventa, mano a mano che ci si sposta a sud, sempre più difficoltoso.
Sembra un quadro fatto di casine colorate con il tetto a punta adagiate sulle colline, il vento forte che non dà tregua, una vegetazione rigogliosa che nasce grazie alle frequentissime piogge di 300 giorni all’anno e una costellazione di animali al pascolo il tutto circondato dalle onde dell’Oceano Pacifico che si infrangono sulle sue coste.
Conoscere Chiloé significa addentrarsi in un mondo magico di sorprendente ricchezza culturale e naturale.
Esplora questo territorio mitico, le sue coloratissime chiese di legno, 16 delle quali sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
PUERTO NATALES
(altitudine: 3 m.slm)
La terra dei fiordi, di selvaggia bellezza. Così Pablo Neruda parlava delle regioni patagoniche del Cile, allora autentica “frontiera”: “La prima cosa che vidi furono alberi, dirupi decorati con fiori di selvaggia bellezza, terreni umidi, boschi che bruciavano e, dietro il mondo, l’inverno straripato”.
I freddi venti patagonici spazzano le coste ripide dei fiordi, come quello di Ultima speranza, sulle cui sponde sorge il paese di pescatori di Puerto Natales, che sembra fatto apposta per ristorare il corpo e lo spirito con l'ottimo pesce dei suoi ristoranti dell'area portuale.
GHIACCIAI BALMACEDA E SERRANO
Partendo dalla cittadina di Puerto Natales e, dopo una navigazione di 3 ore attraverso gli splendidi paesaggi che costeggiano il fiordo Ultima Esperanza, si arriva al millenario ghiacciaio Balmaceda. Nelle spiagge al termine del fiordo, ai piedi del possente fronte glaciale è facile incontrare colonie di cormorani e leoni marini, mentre i sovrastanti boschi sempreverdi offrono meravigliose radure dalle quali ammirare in pieno l’imponente spettacolo naturale del Ghiacciaio.
LA PATAGONIA
A sud il Cile puo offrire un’area fatta di terre selvagge, spazi infiniti, ghiacciai, natura allo stato puro: la Patagonia; questa Patagonia Cilena è meno turistica della controparte argentina
Imperdibile la bellezza mozzafiato di quest’area nell'estremità più remota del mondo, dove le pareti rocciose delle Ande dominano ghiacciai, fiumi e foreste nelle sue tre aree: dei Laghi, di Aysén e, infine, quella di Magellano, nel punto più meridionale del Cile.
Più della metà della regione è coperta da aree protette, con svariati parchi nazionali a tutela della spettacolare bellezza naturale.
PARCO NAZIONALE TORRES DEL PAINE
Dichiarato Riserva della Biosfera dell’Umanità nel 1978.
Il Parco Nazionale Torres del Paine ha un estensione di 181.000 ettari e racchiude un ecosistema unico, composto da antiche foreste, vallate, ghiacciai, tra cui il Grey, appartenente al campo de hielo Patagonico Sur, fiumi, laghi (il Grey, il Pehoé, il Nordenskjöld e il Sarmiento) e l’impressionante complesso che comprende i Cerros del Paine, le Torres del Paine e i Cuernos del Paine.
L’aerea è abitata da 26 specie di mammiferi come volpi, guanaco, huemul, puma e da 118 specie di uccelli tra cui condor, fenicotteri, cigni dal collo nero e ibis.
Anticamente la zona era popolata da comunità indigene nomadi come i Tehuelche, gli Ona e i Yámana che arrivarono nella zona alla ricerca di risorse naturali.
I Tehuelche vedendo l’incredibile profilo del complesso montagnoso lo chiamarono “paine” che nella loro lingua significa blu (il colore predominante che riconobbero in lontananza).
Solo nel 1879 arrivò il primo turista alle Torres del Paine, Lady Florence Dixie, scozzese, amante dell’avventura, che con il suo gruppo di amici viaggiò all’interno del parco. Lady Dixie in seguito alla visita, pubblicò il libro “Across Patagonia” con il racconto della spedizione e questo attirò numerosi scienziati, interessati alla geologia e geografia dell’area, oltre al missionario Alberto Maria Agostini ((nato a in provincia di Biella nel 1883 e morto nel 1960 è stato un presbitero, geografo, esploratore alpinista, cartografo, fotografo, etnologo, scrittore, cineasta e naturalista italiano, famoso per le sue esplorazioni della Patagonia e della Terra del Fuoco) grande appassionato di montagna che esplorò il parco e intrecciò rapporti di amicizia con le locali comunità indigene patagoniche.
Il Torres del Paine è considerato da molti il più bel parco naturale del mondo.
I paesaggi tolgono il fiato. Si possono fare infinite escursioni, un vero paradiso per gli amanti del trekking.