L'Eritrea è un paese multireligioso con due religioni dominanti, il Cristianesimo e l'Islam, con circa il 50% della popolazione che è cristiana e il 50% musulmana.
Il popolo eritreo è molto religioso. La religione è parte integrante della vita delle persone e il Cristianesimo e l’Islam hanno convissuto liberamente per secoli.
Eritrea ed Etiopia hanno adottato ufficialmente il cristianesimo come religione di stato nel IV secolo.
I cristiani in Eritrea costituiscono i tre gruppi principali; la Chiesa ortodossa eritrea, la Chiesa cattolica romana e la Chiesa evangelica.
Le diocesi cattoliche in Eritrea sono l'arcieparchia* di Asmara e le eparchie di Barentù, Cheren e Saganèiti.
*Nella Chiesa cattolica di rito orientale si chiama eparchia una porzione di territorio e di fedeli che vengono affidati alla cura pastorale di un eparca o vescovo; l'eparchia quindi è del tutto corrispondente alla diocesi della Chiesa latina.
Il governo eritreo riconosce formalmente come legittime quattro religioni; l'ortodossia eritrea, l'islam, il cattolicesimo e il luteranismo della Chiesa evangelica eritrea (di origine svedese). Gli altri gruppi religiosi, quali i Testimoni di Geova e il pentecostalismo, sono fuorilegge e i praticanti possono essere detenuti a tempo indeterminato.
Va pero detto che l'attuale regime pur dichiarando di riconoscere la libertà di culto per le suddette religioni esige il pieno controllo delle organizzazioni di matrice religiosa quali le scuole private, le cliniche mediche e gli orfanotrofi, istituzioni che danno un innegabile sostegno alla popolazione eritrea.
Insomma l’obiettivo sembra chiaro: cercare di impedire l’influenza sulla societàa queste religioni: non vietandone il culto, ma le attività sociali.
Eritrea: una nazione che sta cambiando pelle. Le sue usanze, le sue tradizioni, le aspirazioni della sua società, la piu giovane in particolare, saranno la base per catturare un futuro migliore.