"Viaggiare ti allunga la vita, la riempie di volti e di paesaggi, di canti, di suoni e di orizzonti che ignoravi ……… la melodia di una canzone fino ad allora sconosciuta"
Javier Reverte "Vagabondo in Africa"
Una proposta di viaggio che coniuga tutti gli aspetti dell'Eritrea: l'altopiano, le zone archeologiche, quelle più interessanti dal punto di vista etnografico, le città di Asmara, Keren, Adi Quala e Massawa, diverse ma accomunate da un fascino magnetico. L’itinerario è completato dal MUST dell’Eritrea, l’Arcipelago delle isole Dahlak. Il tutto con sufficiente tempo a disposizione e senza il fiato sul collo: tempi quasi africani!!
L’Eritrea rimane una delle mete più affascinanti del Corno d'Africa: il suo mix di influenze abissine, arabe e mediterranee ne fa un luogo suggestivo, come dimostra la nomina di Asmara a patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2017.
DOVE ANDIAMO
•Asmara, nominata patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2017, con la sua fantastica architettura coloniale, il suo animato rito del caffè, i colori e i profumi che ne fanno un “gioiello d’Africa” sospeso a quasi 2400 metri di altezza sull'altopiano eritreo.
•Massawa con il suo dedalo di viuzze e l’incantevole spiaggia di Gurgussum, conserva un'atmosfera seducente ed esotica che ne fa un luogo affascinante da visitare.
•La magia delle Isole Dahlak, un reef madreporico incantevole, multicolore, con decine e decine di varietà di coralli e madrepore, dagli “ombrelli” ai “cervelli” sino alle praterie di coralli di fuoco oltre ad una infinita varietà di pesci.
•La multietnica Keren che vanta un seducente amalgama di elementi architettonici: moschee, chiese ed edifici coloniali.
•Le antiche rovine di Kohaito con i suoi dipinti rupestri perfettamente conservati.
SISTEMAZIONI
Alberghi di categoria turistica in Asmara, Keren e Massawa, campo tendato mobile alle isole Dahlak.
TRATTAMENTO
8 giorni: B&B pernottamento e prima colazione;
3 giorni FB (pernottamento, prima colazione, pranzo, cena, bevande incluse);
TRASFERIMENTI
A bordo di pulmini Toyota nella gran parte dell’itinerario, usando i fuoristrada Toyota per le escursioni all’altopiano del Kohaito.
IL PROGRAMMA
1° giorno 21/4 Italia - Asmara
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto della città di partenza in tempo utile per la coincidenza e/o
partenza del volo di linea per Asmara.
2° giorno 22/4 Asmara
Arrivo ad Asmara welcome in aeroporto e trasferimento in albergo.
Nel pomeriggio visita della città.
Asmara, capitale del paese conserva una chiara impronta del periodo coloniale italiano negli edifici e nell’arte; ma oltre alle sue notevoli opere architettoniche e giardini perennemente fioriti, questa città è segnata dall’impronta lasciata dagli italiani nelle abitudini degli abitanti.
Visitare Asmara è un viaggio a ritroso nel tempo, in un passato che un po’ è anche nostro perché appartiene ai ricordi dei nostri predecessori.
Si potrà ammirare il Palazzo Governativo in Liberation Avenue. Ospitava fino a pochi anni fa il National Museum. Era stato costruito da Ferdinando Martini, il primo governatore civile italiano dell’Eritrea nel 1897 per essere il Palazzo del Governatore. Con il suo frontone sorretto da colonne corinzie e gli interni spaziosi è considerato uno degli edifici in stile neoclassico più belli dell’Africa. Molto curati i suoi giardini interni e anteriori. Il Teatro dell’Opera del 1918 è un bellissimo esempio di architettura eclettica; conserva un interno a quattro piani di palchi e uno soffitto art noveau affrescato da Saverio Fresa con scene di danza. Un tempo vi si esibivano famose compagnie, quella di Renato Rascel o di Renato Carosone.
Cattedrale Cattolica di Santa Maria
Consacrata nel 1923, è ritenuta una delle più belle chiese in stile romanico lombardo al di fuori dell’Italia. L’interno della cattedrale ha un l’altare è in marmo di Carrara, mentre il battistero, i confessionali e il pulpito sono in legno di noce italiano. L’interno è completamente affrescato. Il campanile della chiesa, in stile gotico, domina la città ed è il punto di riferimento della Harnet o Liberation Avenue. È uno dei massimi monumenti della città. Dal campanile con otto campane si gode un bel panorama. Le campane si confondono con la voce dei muezzin che riecheggia dagli altoparlanti dei minareti e con le preghiere dei monaci ortodossi.
Cattedrale Copta ‘Nda Mariam
La chiesa costruita nel 1938 durante l'occupazione italiana domina la città da una collina. È una curiosa combinazione di architettura italiana ed eritrea. La cappella d’ingresso è a pianta quadrata, sormontata da un tamburo cilindrico con pitture di santi e coperta da tetto conico a tesa spiovente. Ai lati due brevi tratti di portico a travi di legno, con parete in fondo a struttura listata: notevoli i pannelli della trabeazione, di legno scolpito a motivi axumiti e l’arcosolio interno in legno dipinto, provenienti dalla demolizione della vecchia chiesa primitiva. La chiesa, costruita (con progetto dell’arch. E. Gallo, 1920) sull’area dell’antica, è preceduta da due torri quadrate, che servono come sacrestia e magazzino. Dal piazzale antistante la chiesa, si possono incrociare con lo sguardo le croci copte, il minareto della Grande Moschea e il campanile della Cattedrale cattolica.
La Grande Moschea
Ultimato nel 1938 da Guido Ferrazza, questo grandioso complesso coniuga elementi razionalistici, classici e islamici. La simmetria della moschea è accentuata dal minareto, che si innalza da un lato come una colonna romana scanalata al di sopra di cupole e archi tipicamente islamici. All’interno il “mihrab” (la nicchia che indica la direzione della Mecca) è impreziosito da mosaici e colonne in marmo di Carrara. Lo stile di Ferrazza risulta evidente anche nel disegno della maestosa piazza e nel complesso del mercato che circonda la moschea.
Pernottamento ad Asmara, Midian Hotel o similare.
Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
3° giorno 23/4 Asmara - Keren
Se disponibile in mattinata escursione a bordo del treno trainato dalle locomotive a vapore Mallet dei
tempi coloniali, (escursione facoltativa e a pagamento, soggetta a disponibilità).
Si avrà la rara opportunità di percorrere una delle più ardite ferrovie al mondo, la cui costruzione risale al 1897, ancora efficienti grazie ad una “amorosa” manutenzione. Si percorrerà il tratto Asmara- Arbaroba, circa 18km, uno dei tratti più panoramici dell’intero itinerario.
Un secolo fa gli italiani costruirono un’avveniristica ferrovia in Eritrea. Oggi in mezzo alle ferite di una guerra recente, le locomotive a vapore sono tornate a correre sui binari dell’ex colonia italiana. Un’impresa straordinaria voluta dal Governo di Asmara e compiuta da ferrovieri ultrasettantenni.
La linea ferroviaria che collega le città di Asmara e Massaua, superando quasi 2.400 metri di altezza, è considerata un capolavoro dell’ingegneria italiana. Oggi come allora, quando venne inaugurata nel novembre del 1912, la stampa internazionale parlò di «una stupefacente prodezza».
Centodiciassette chilometri di rotaie si snodano tra gole, strapiombi e montagne scoscese. Lungo il tragitto sono dislocate 29 gallerie, 13 stazioni, 5 serbatoi d’acqua e 45 tra ponti e viadotti.
Il tracciato è emozionante ed il principale materiale di trazione è composto da locomotive a vapore. La stazione ferroviaria di Asmara è un casermone coi muri sbreccati e le insegne scolorite. I vetri della biglietteria non sono in buono stato e la campanella che dovrebbe annunciare i treni resta inesorabilmente muta. La sorpresa si cela al di là del portone d’ingresso. Varcare quella soglia significa entrare in una straordinaria macchina del tempo e trovarsi improvvisamente catapultati nel passato, indietro di più di cento anni, in una storia impregnata di magia e di fascino.
Il tragitto ferroviario, in parte coincidente con quello stradale, è ripido e spettacolare: percorre i fianchi della montagna, completamente ricoperti dalle piantagioni di fichi d’india.
Se l’escursione col treno non sarà disponibile, la mattina continuerà la visita di Asmara.
Nel pomeriggio partenza per Keren, con varie soste lungo la strada ed arrivo nel tardo pomeriggio Pernottamento a Keren, Hotel Sarina o similare.
Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
4° giorno 24/4 Keren - Asmara
Oggi a Keren c’è il mercato del bestiame, e quindi un crocevia che attira tutti gli abitanti delle zone
circostanti. Dedicheremo la giornata a visitare la città ed il suo mercato.
La città di Keren aggrappata ai fianchi della montagna si offre a quanti sono in grado di apprezzare uno spicchio d’Africa ancora autentico e quella sua atmosfera riservata e nostalgica la rende affascinante. Il richiamo più vivo e colorito di Keren è il suo mercato, fulcro di vita operosa e punto d'incontro di tutte le tribù del vasto circondario. Attraverso il mercato coperto degli alimenti, le vie dei sarti, le vie degli argentieri e il mercato dedicato alle donne (oggetti per la casa e cosmetici) si raggiunge il letto del fiume, dove si tiene il mercato di legna e carbone.
Sosta al Santuario della Madonna del Baobab.
Merita sicuramente una visita il Santuario di Mariam Dearit dove è venerata una Madonna nera inserita nella cavità di un maestoso baobab, e considerata da tutti la regina e protettrici del paese. La “Madonna del Baobab” è venerata anche dai musulmani e spesso vi si svolgono pellegrinaggi ecumenici e interreligiosi; i pellegrini che ogni anno raggiungono tale santuario sono circa quarantamila. Il santuario è curato dai monaci cistercensi dal 1960.
Visita ai cimiteri di guerra in cui sono sepolti sia soldati italiani e ascari (gli indigeni eritrei che combattevano a fianco alle nostre truppe) che britannici.
Se possibile, sosta a Elabered per la visita alla “concessione De Nadai”. Qui nel 1936 venne realizzato dai coloni italiani un efficiente sistema di dighe, ancora oggi funzionante, che permette di coltivare ortaggi e frutta e di allevare animali in stalle modello. Lungo il fiume si vedono grandi alberi di mango.
Pernottamento ad Asmara, Midian Hotel o similare.
Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
5° - 6° -7°- 8° giorno 25 - 28/4 - Asmara – Massawa - Dahlak
Prima colazione e partenza per Massawa. (2400 metri circa di dislivello con Asmara in poco più di 100 km di strada), se possibile lungo la panoramica delle Pendici orientali.
Lungo la strada si incontreranno le cittadine di Nefasit, Embatcalla, Ghinda, Dongollo Alto ed infine Dongollo Basso famosa per le sue acque minerali.
Finalmente arriviamo in vista del mare! Le due attraenti isole che formano Massawa si chiamano Taulud e Massawa, e sono collegate alla terraferma tramite terrapieni che fungono da ponti.
Subito dopo l’arrivo a Massawa ci imbarcheremo per l’escursione di quattro giorni alle isole Dahlak in motoscafo. L’itinerario prevede la visita di alcune isole tra le più interessanti e più ricche di barriera corallina, e verrà definito in prossimità delle date di partenza della crociera, anche se il programma definitivo verrà deciso dal capitano il giorno di partenza sulla base del meteo, nonché delle isole per cui si è ottenuto il permesso di accesso.
Uno specialista del turismo, al ritorno da una crociera ha così sintetizzato la sua ammirazione per queste isole: “Le Maldive sono la destinazione migliore al mondo dove servizi e natura hanno un mix impareggiabile, ma le Dahlak! Sono le Maldive di 20 anni fa!”.
Parte delle isole Dahlak sono riserva naturale e la fauna marina è ricchissima: pesci pappagallo, pesci trombetta, pesci chirurgo, chiamati così per le spine taglienti che si trovano sulla coda e pesci unicorno, nuotano sulle barriere coralline nutrendosi della parte organica della madrepora. Immergendosi con la maschera se ne possono vedere molti esemplari. In genere i pesci che affollano queste acque non sono spaventati ma incuriositi dall’uomo. L’Arcipelago delle Dahlak rappresenta un ecosistema eccezionale, che ha pochi rivali al mondo. Le isole in superficie sono desertiche ed ostili, ma vi albergano molte specie di uccelli. Tra i più numerosi, oltre a molte specie di gabbiani, sterne, aquile marine, pellicani, fenicotteri rosa (flamingos), falchi marini. Alcune isole sono letteralmente coperte da uccelli.
Durante il giorno anche chi generalmente non ha mai provato interesse per la pesca sarà attratto ed incuriosito dalla facilità con cui anche un bimbo può catturare un pesce più grande di lui, mentre la percezione del tempo si annullerà nell’esplorazione dei bellissimi fondali, così magicamente colorati ed animati. Come sa bene chi va per mare, potrebbero esserci piccoli inconvenienti e contrattempi, ma anche questi contribuiranno a rendere il viaggio vario ed interessante.
NB: Alcune avvertenze doverose: la crociera alle Dahlak, richiede adattabilità:
Nessun tipo di attività o di aiuto viene richiesto ai partecipanti, che devono solo godersi appieno la vacanza. Il campo è pre-allestito se i partecipanti sono più di 8, mentre viene allestito dopo l’arrivo se i partecipanti sono meno di 8. Il campo rimane fisso su una delle piu belle isole, scelte sia per la disponibilità di spiagge e barriera corallina, che quella di un buon posto dove preparare il campo. Ogni giorno farete un’escursione per visitare una o due isole differenti.
L’organizzazione fornisce ampie e confortevoli tende ad igloo (dimensioni mt 2,5 x 2,5 x 1,8H or mt. 3 x 3 x 2,2H), ogni tenda provvista di zanzariere, pavimento isolante, finestre per l’areazione e porte con zanzariere. Ad ogni partecipante viene fornito un lettino da campo, cuscino, sacco a pelo, poltroncina da campo con braccioli, acqua dolce molto limitata per le abluzioni quotidiane. Non sono disponibili servizi igienici. Un cuoco con una cucina da campo ed altre attrezzature da campeggio e un marinaio/assistente completano il campo. A colazione vengono serviti tè, caffè, latte in polvere, uova, biscotti, marmellata, pane dancalo fresco, foul (colazione tipica del bassopiano eritreo a base di fave, pomodori, cipolle, peperoncino e olio di oliva). A pranzo e a cena, viene servito un primo piatto, normalmente pasta o riso e un secondo piatto a base di pesce o carne o uova e contorno di verdure (ad esempio insalata di pomodori, insalata di patata, verdure cotte, etc), frutta di stagione (banane ed arance). Quando il pranzo è previsto a picnic, vengono preparati dei sandwich o un piatto unico e frutta.
Sono incluse 4 bevande locali al giorno a persona, tra acqua in bottiglia, bibite o birra, oltre a una bottiglia di areki per gruppo. L’areki è il liquore preferito dagli eritrei, simile all’ouzo greco, con mosto di vino aromatizzato all’anice. Bevande extra sono disponibili a pagamento.
L’ottavo giorno si rientrerà a Massawa.
5°, 6° e 7° giorno: pernottamento in tenda sulle isole.
8° giorno: pernottamento a Massawa, Hotel Dahlak o similare.
Durante la crociera: trattamento FB (Pernottamento, prima colazione, pranzo, cena, incluse 4 bottigliette/gg/persona tra acqua, birra locale, bibite).
9° giorno 29/4 Asmara
Giornata libera. Nel pomeriggio rientro ad Asmara lungo la strada tradizionale, che verrà raggiunta in
serata.
Massawa, un tempo porto importante nella parte meridionale del Mar Rosso con uno sfondo di montagne sui 3000 metri, è oggi una città in decadenza che meriterebbe un attento lavoro di restauro e conservazione. Gli edifici riflettono la storia delle varie occupazioni. Nel 1520 fu occupata dai Portoghesi che vi rimasero fino al 1556. Nel 1557 fu occupata dai Turchi fino al 1872 quando la cedettero al vicerè d’Egitto. Nel 1885 l’Amm. Caimi vi sbarcò prendendone possesso in nome dell’Italia e dal 1885 al 1897 fu capitale della nuova colonia chiamata Eritrea. Distrutta da un terremoto nel 1921 fu ricostruita.
Le caratteristiche costruzioni in stile arabo del nucleo antico, sull’isola di Massawa, decorate con archi e arabeschi, contrastano piacevolmente con le rigorose linee architettoniche dei primi del ‘900 a cui ci aveva abituato Asmara, e che ritroviamo sull’isola di Taulud, zona residenziale nel periodo degli italiani, collegata a Massawa con un ponte. La parte nuova della città si sviluppa sulla zona continentale.
Pernottamento ad Asmara, Midian Hotel o similare.
Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
10° giorno 30/4 Asmara
Continua la visita guidata di Asmara, in relax e con i tempi asmarini. Ci inoltreremo nel cuore indigeno
della città.
Filtrati dalla sensibilità artistica italiana, Asmara ha accolto praticamente tutti gli stili del primo scorcio del Novecento diventando la città Modernista d’Africa per eccellenza. Una specie di foglio bianco dove gli architetti italiani del ventennio fascista, lontani da vincoli e costrizioni della madre patria, poterono disegnare la città dell'utopia. Un luogo dove cimentarsi con i più diversi stili architettonici in voga nei primi decenni del secolo scorso in Europa. Asmara possiede la maggior concentrazione al mondo di alcune tra le più avanzate architetture degli anni '30. Semplici forme geometriche di proporzioni classiche sono esaltate da slanciate curve orizzontali e da svettanti torri a gradoni. Troviamo oblò, feritoie e finestre allungate, balconate circolari e ali aggettanti; vani scala cilindrici e tettoie arcuate, mensole curve e strambi comignoli a zig zag, Originalmente intonacata a calce, questa splendida città è stata arricchita dai colori dell'Africa con i pastelli albicocca e turchese, bordeaux, verde lime e oro pallido. Vasi di marmo sospesi con gerani e dalie, e, occasionalmente, scopriamo una villa del Rinascimento, con cancelli in ferro battuto e imposte su torrette, un castello-torre francese, o una villa palladiana con colonne corinzie e timpano rosato. Ville in stile art decò, architetture cubiste, razionaliste, espressioniste, futuriste e neoclassiche arredano gli angoli della città con una magnificenza stile occidentale che può lasciare perplessi. Una realtà parallela attorno a quella locale tra i banchi del mercato, nel vecchio quartiere dove si smerciano le granaglie e le spezie, oppure nel Medeber.
Cinema Impero
Il Cinema Impero, costruzione Art Decò fu il più grande cinema costruito in Asmara durante la colonizzazione italiana. L'edificio è ancora oggi un cinema ma anche un’attrazione turistica e culturale della città insieme ad altri edifici dell'epoca coloniale come il Palazzo del Governatore e il municipio. Già entrando nell’edificio si fa un viaggio nel tempo con vecchi poster ai muri e la sala con le decorazioni e stucchi che rappresentano scene di danza, palme ed alberi. Il palcoscenico rotondo è circondato da colonnine sormontate da teste di leone.
Casa degli Italiani
La Casa degli Italiani è stato luogo di ritrovo della comunità italiana eritrea, un tempo vietata agli eritrei e oggi aperta a tutti. Oltre ad uno spazio all’esterno con i tavoli comprende un bar e un ristorante dove si servono piatti italiani. Si trova in un luogo incantevole vicino alla via principale e al suo fianco sorge il rinnovato Albergo Italia.
Nb: attualmente il ristorante non è in funzione.
Teatro dell’Opera.
Un'altra attrattiva è il Teatro dell'Opera, progettato da Cavagnari nel 1920 e costruito nella zona più elegante di Asmara dell’inizio del novecento. Il Teatro ha una fontana in stile rinascimentale a foggia di conchiglia, un portico in stile romanico sorretto da colonne classiche e al suo interno si può ammirare un soffitto in stile art nouveau, dipinto dal pittore Saverio Fresa.
Fiat Tagliero
Uno splendido esempio di architettura futurista nel cuore dell’Africa.
Pernottamento ad Asmara, Midian Hotel o similare.
Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
11° giorno 1/5 - Decamerè – Saganeiti – Adi Keyh – altopiano del Kohaito
Dopo colazione partenza per Decamerè, in direzione sud, con i fuoristrada 4x4.
A Decamerè una breve passeggiata ci farà conoscere il centro con le case in stile italiano dei primi del ‘900, ed il mercato locale: quello coperto per le varie mercanzie e i generi alimentari, quello degli animali all’aperto. Dalla città si sviluppa la strada che da Decamerè porta a Nefasit che fu costruita dagli italiani in soli 7 mesi, attraversando la famosa Piana D’Ala e creando una strada per l’Etiopia senza transito da Asmara.
Continuazione per Saganeiti dove si osserveranno i maestosi sicomori, i più grandi del paese, alcuni vecchi anche di 300 anni, nella “Valle dei Sicomori”. Il più bello è riprodotto su una banconota del Paese.
Sosta ad Adi Keyh. Arrivo a Senafè e Kohaito, dove si ergono le rovine delle antiche città axumite di Metara e di Coloe.
Basata sui diversi nomi nella zona che sono legati agli elefanti, Kohaito si ritiene essere stato un centro di commercio dell’avorio e una area agricola per via dei molti resti di pietre per la macinazione. All'inizio vi erano solo 46 siti individuati, ma ora il numero è salito a 900.
Particolarmente interessante la diga chiamata Safira a Kohaito, vecchia di 2500 anni, la cui costruzione è attribuita al VI° secolo a.C. Lo stile e la solidità della diga mostra quanto la popolazione possedesse una tecnologia avanzata di costruzione. Secondo la leggenda la regina di Saba si è dissetata con le acque di questa diga. Sebbene dettagliate ricerche scientificè he debbano ancora essere completate, la civiltà di Kohaito è durata circa 1.000 anni ed è antecedente alla civiltà Axumita. La posizione strategica di Kohaito è di “ponte” tra Adulis e altre civiltà, come Metera, Keskese e Belew-Kelew.
Un altro luogo storicamente importante è Keskese, situato in una zona di 11 chilometri quadrati a 125 chilometri da Asmara, vicino Senafè. Tra i molti resti nel posto, di grande interesse sono alcune stele cadute, (10 metri di lunghezza), cinque pilastri di pietra che riportano scritte Sabee, resti di grandi e piccoli muri, e cimiteri. Inoltre sono sparsi in tutta la zona diversi lavori di artigianato, arnesi di pietra, ornamenti di pietra e ottone. Basandosi sullo studio dei materiali ritrovati in superficie e sui reperti scritti in lingua Sabea si ritiene che Keskese si sia sviluppata verso il IX secolo prima di Cristo.
Rientro ad Asmara in serata.
Pernottamento ad Asmara, Midian Hotel o similare.
Trattamento B&B (pernottamento e prima colazione).
NB: questa escursione è soggetta a riconferma per l’ottenimento dei permessi. Nel caso non venissero ottenuti, l’escursione arriverà sino alla Piana dei Sicomori.
12° giorno 2/5 Asmara
È l’ultimo giorno e sicuramente l’idea di partire e lasciare questo splendido paese vi renderà malinconici.
La giornata la dedichiamo all’ultimo shopping e visite.
Caravanserraglio (Medeber)
L’originale Caravanserraglio, mercato del XVIII secolo, nato per ospitare il movimento carovaniero, che raggiunse l’apice durante l’occupazione italiana. Oggi si è trasformato in un centro di botteghe artigiane dedite in gran parte all’arte del riciclo. Dove giovani operai plasmano oggetti di ogni tipo riciclando qualsiasi oggetto di metallo, vecchi copertoni, etc. È anche un grande mercato dell’usato. Una visita da non perdere, ed è il miglior riassunto della vivacità e del colore dei gruppi etnici eritrei.
Museo Nazionale
In Maryam Gmbi Street si trova il Museo Nazionale con i suoi reperti archeologici delle civiltà antiche che si svilupparono in Eritrea e una ricca collezione di oggetti, arti, vestiti tipici dei nove gruppi etnici che compongono la popolazione del paese; è un interessante sguardo antropologico globale sull’Eritrea. Nel museo sono raccolte le testimonianze più belle del passato: la piccola meravigliosa sfinge di Kohaito, le stele axumite con le iscrizioni in Ge’ez, i resti delle più antiche età del mondo, le monete d’oro, d’argento e di bronzo del III sec., ritrovate in Dancalia con i simboli del sole e della luna crescente, simboli del dio Alemkah, che vennero piano piano sostituiti dai simboli della cristianità
In serata parteciperete ad una cena tradizionale dove potrete gustare la cucina eritrea e le bevande locali senza “corruzioni” occidentali ed assisterete alla cerimonia del caffè.
Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno.
Arrivo in Italia.
13° giorno 3/5 Italia
NB:
-Il programma può variare, in parte, a seconda delle compagnie aeree utilizzate per arrivare in Eritrea. Per questo motivo, il programma finale operativo potrà essere inviato ai partecipanti solo dopo aver definito questo punto, essenziale alla buona riuscita del viaggio.
-I prezzi indicati non includono il costo dei biglietti aerei internazionali per raggiungere l’Eritrea. Cercheremo per voi le soluzioni più vantaggiose che saranno quotate separatamente. Sull’emissione dei biglietti aerei non viene applicata nessuna spesa di agenzia.
-Questo viaggio prevede il trattamento di B&B (pernottamento e prima colazione), tranne che durante la crociera alle Dahlak in cui è di FB (pernottamento, prima colazione, pranzo, cena, bevande incluse).
-Hotel: L’attribuzione delle stelle agli alberghi non corrisponde agli standard europei. Fuori Asmara quasi sempre gli hotel proposti sono tra i migliori disponibili, ma a volte, causa la mancanza di energia elettrica, può capitare che non sia disponibile l’acqua calda. Inoltre in alcuni alberghi può essere carente la gestione della manutenzione, in particolar modo nei locali da bagno.
-Ad Asmara col pagamento di un supplemento è possibile optare per sistemazioni in alberghi di categoria superiore, i migliori attualmente disponibili.
-Il nostro primo obiettivo è quello di organizzare per voi un viaggio in grado di soddisfare tutti i vostri desideri. Non esitate quindi a chiederci qualsiasi informazione e a illustrarci tutti i dettagli che ritenete importanti affinché il vostro viaggio oltre ad avere un’ottima riuscita sia una delle più belle esperienze della vostra vita.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Partenza di gruppo, minimo 4 massimo 10 partecipanti, con guida locale di lingua italiana:
€ 2.690,00 per persona
Supplemento camera singola: € 235,00
La quota comprende:
*Sistemazione in alberghi di categoria turistica, in camera doppia (o come meglio precisato nel programma di viaggio); nelle isole Dahlak campo tendato mobile tipo comfort.
*Trattamento .
-7 giorni: B&B pernottamento e prima colazione;
-2 giorni FB (pernottamento, prima colazione, pranzo, cena, bevande incluse);
-1 giorno HB (pernottamento, prima colazione, pranzo o cena, bevande incluse).
*Tutti i trasferimenti in autovettura/pullmino privati, escursioni nel Kohaito in auto fuoristrada.
*Autista/Guida, di lingua italiana durante le escursioni, esclusi i periodi liberi.
*Ingressi, tasse e permessi.
*Assicurazione turistica, che copre i rischi sanitari e quelli inerenti al bagaglio registrato
La quota non comprende:
-Diritti d’iscrizione: € 80,00.
-Volo aereo per raggiungere l’Eritrea.
-Assicurazione annullamento del viaggio (da € 80,00)
-Visto d’ingresso: € 50,00 da richiedere almeno 3 – 4 settimane rima della data di partenza.
-Pasti, bevande, extra e mance.
-Escursione col treno a vapore il 3° giorno.
-Spese extra di carattere personale.
-Tutto quanto non indicato espressamente nel programma di viaggio.
NB: La nostra quotazione è da considerarsi sempre provvisoria sino a quando non avremo le conferme dei servizi offerti e di eventuali oscillazioni dei cambi applicati: € 1 = $1,05 (con una tolleranza del 3%).
Per maggiori informazioni sull’arcipelago delle Dahlak: www.dahlak.eu